#pandemia fase 2. Lavori e studi (lanosi e caldi) in corso

L’inverno è arrivato, con la voglia, oltre che la necessità, di stare in casa. Da qualche parte nevica, qui a Monza piove, fa un discreto freddo e uscire per andare a passeggiare… beh, se anche mi viene in mente basta che guardi fuori e ci ripenso. A dir la verità un po’ bisogna uscire, per fare qualche commissione e anche perché a stare fermi in casa ci si raffredda parecchio.

C’è un’attività però, che è perfetta per la stagione e il tempo atmosferico, ma è perfetta anche per il confinamento e per il Covid e per il tempo storico che stiamo vivendo.

Che è il lavoro a maglia.

Che già in generale ha un sacco di effetti benefici ormai comprovati. Si dice persino che allunghi la vita. Di certo impegna, ma non impedisce di fare conversazione, di ascoltare la musica, di pensare a qualcosa. È molto matematico, come vi direbbe mia sorella, perché di punti che si sommano e si concatenano si tratta. E anche fisico, sia nel senso che lavorando ci si scalda, sia nel senso che per qualche legge che io non mi so spiegare si parte da un filo rigido e si ottiene un prodotto elastico. È creativo, perché anche se si segue un modello bisogna adattare le misure. E i risultati si indossano. O si regalano, certi di donare qualcosa di unico e che ha dentro molto di noi. Cosa volere di più?

In questo periodo in cui siamo a casa, e fa freddo, realizzarsi qualcosa con i ferri o con l’uncinetto tiene sveglia la mente e tiene occupate le mani. Il web è pieno di progetti da copiare o reinterpretare, di tutorial per imparare nuovi punti, e anche di immagini di pullover, cappelli, sciarpe, scialli e accessori vari da studiare e sferruzzare.

Io ho deciso di dedicarmi ai cappellini. Non che abbia abbandonato pullover e simili, ma oltre a quello sto studiando e cominciando a fare dei cappellini, dei berretti se volete. Sto usando l’uncinetto tunisino, che non prendevo in mano da tempo, sto sperimentando tecniche miste (che nello scriverlo mi sembra quasi di essere un’artista) e mescolando lane diverse e colori a mio piacimento. Lavorando da tanto tempo e con lane diverse ho tantissimi avanzi, e i cappellini richiedono poca lana; hanno pochi problemi di misure (non che abbiamo tutti la stessa testa, anzi, ma c’è un margine di vestibilità maggiore che per un pullover) e ci si può davvero sbizzarrire. Sono piuttosto difficili e per questo richiedono parecchio studio, soprattutto se si vuole che oltre che belli siano pure caldi.

Ma appunto, studio e lavoro sono le due attività che il confinamento a causa Covid rendono più che mai necessarie e fruttuose.

Buona giornata!

Anna da Re

5 risposte a "#pandemia fase 2. Lavori e studi (lanosi e caldi) in corso"

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    1. Non mi ricordo se ti avevo risposto… è un uncinetto lungo come un ferro ma con l’uncino alla fine, e si lavora mettendo su e tirando giù i punti, ha un effetto molto bello. Ci sono dei tutorial se vuoi vederlo

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