Nonostante non sia capace di suonare e neppure di cantare, la musica è per me fondamentale. Non esagero, a dire fondamentale. E lo dovremmo dire tutti. Perchè la musica arriva dove le parole non arrivano, e ci arriva con un’immediatezza, con una forza, con una semplicità che non si può descrivere. Ma che tutti conosciamo.

E non importa che musica si ascolti. Ormai non importa più quasi neppure dove siamo, la musica ce la possiamo portare sempre dietro. E la musica è un po’ come i libri, più ne conosci più ti rendi conto che ne esiste; sai che non la potrai mai, neanche con una vita lunghissima e dedicata, conoscerla tutta. Ma sai anche che si sarà sempre qualcosa di nuovo da ascoltare, e questo per me è bellissimo.
Ieri sera ascoltavo Radio 3 suite, cosa che faccio molto spesso. In apertura c’era un concerto registrato a Tallinn in onore di Arvo Part, che quest’anno compie 85 anni. Qui le sue parole:
“I could compare my music to white light which contains all colours. Only a prism can divide the colours and make them appear; this prism could be the spirit of the listener.”

Io adoro la sua musica. Non so come ne sono venuta a conoscenza, ma sono molti anni, ho avuto diversi suoi cd e lo ascolto sempre con grande partecipazione. Nella registrazione di ieri sera c’erano anche molte voci, e le voci sono un’altra cosa che trovo sottovalutiamo e dimentichiamo troppo facilmente.
Perché stiamo in un mondo troppo rumoroso, forse dovrei dire stavamo in un mondo troppo rumoroso. Se il silenzio ci serve per controbilanciare il rumore e anche il suono, le voci ci parlano con la stessa immediatezza della musica, ci dicono quello che le parole non dicono. Però noi, e dico noi perché io non sono diversa, non stiamo attenti, e troppo spesso ci concentriamo sulle parole, mentre il vero significato arriva da un’altra parte. Arriva dal tono, dalle modulazioni della voce, dalle vibrazioni che la voce trasmette anche senza che l’abbiamo deciso o lo vogliamo. E in genere tono e modulazioni e vibrazioni sono inequivocabili, arrivano all’animo e portano esattamente quel significato e quel messaggio. E siamo in grado di capirlo, se vogliamo.
Buona giornata a tutti
Anna da Re
Tornando dal servizio di Guardia Medica ho tentato di ascoltare come possibile, poiché mi hanno rubato l’antenna dell’autoradio e devo dire che la Musica di Arvo Pärt è notevole ed ha anche un certo sapore antico, rifacendosi, sovente, alla modalità piuttosto che alla tonalità.
Purtroppo, nel sistema educativo Italiano, la Musica è trattata come una Cenerentola, ritenuta un trastullo od un supplemento in un contesto fortemente polarizzato sulla Letteratura, mentre la Musica è una disciplina interiore e, di certo, più istruttiva ed educativa della Letteratura, poiché va ad interagire con l’Uomo in maniera immediata e diretta. Inoltre, lo studioso di Musica esegue Musicoterapia su sé stesso.
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Lei ha molta ragione, la musica uno se la deve cercare da solo. Però sono contenta che Arvo Part piaccia anche a lei. Ed è vero che ha un sapore antico, io adoro anche la musica antica
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