E’ stato un anno duro e di cui non vediamo l’ora di dichiarare la fine.
Se non fosse che il tempo vero se ne fa un baffo della scansione del calendario.
E dei passaggi che nominiamo epocali, fondamentali, millenari.
Il tempo vero scorre dentro e fuori di noi.
E dopo tutto quello che è successo, credo proprio che sarebbe facile parlare di
coraggio, resistenza e oddio, anche di resilienza.
Ci farebbe restare fermi sul posto.
Con le mani dietro la schiena, a rimuginare e bofonchiare.
E invece è il momento di fare il salto.
Dell’elevazione.
Dello sforzo che porta più in alto, più lontano.
Dello slancio vitale cui non interessa, sapere esattamente dove atterrerà.
È il momento della leggiadria e del garbo.
Di volare sopra le cose perché la bellezza si contempla dall’alto.
Di sfiorare soltanto, gli altri intorno a noi, come presenze delicate e gentili.
Di essere benevoli, e clementi, e giusti.
E soprattutto generosi.
Distribuendo affetto a piene mani, e moltiplicandolo via via che lo distribuiamo.
Sorridendo sfrontatamente.
Privandosi allegramente di quei mantelli troppo larghi, di quelle scorte da guerra fredda e degli orpelli che abbiamo accumulato e che ci ingombrano l’animo.
Questo ci chiedono i tempi, questo cercheremo di essere nel tempo che verrà.
Intanto festeggiate. Non importa come, non importa quanto, non importa con chi. Basta metterci il cuore.
Buon Natale e buon 2021.
Anna da Re
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