#pandemia fase 2. E intanto le lane hanno trovato casa

Nel tempo, ho accumulato parecchia lana. Bellissime rocche di tanti colori, più gomitoli avanzati, campioni di vario genere. Raccolti in un cassetto, in ceste e altri contenitori. Senza una catalogazione neppure mentale, per cui ogni tanto scoprivo che ah sì, c’è anche quella lana, oppure passavo ore a cercare quell’avanzo che ero sicura di avere e che sarebbe stato perfetto per finire un berretto… insomma il caos.

E a me tutto sommato piace l’ordine. Non quello ossessivo e maniacale, ma quello che corrisponde a uno stato interiore e che permette di trovare facilmente quello che si cerca.

Ed era da un po’ che pensavo che le lane meritavano un mobile per loro. Non solo perché sono tante e sono belle e le uso, ma anche perché mi piace pensare al lavoro a maglia in una prospettiva di futuro. Progetti di cose da fare, tornare a insegnare, organizzarsi per produrre in un modo più sistematico.

E lo studio è il mio spazio di lavoro. E quello a maglia non è lavoro?

Naturalmente devo ringraziare l’amica Rosanna per avermi dato l’imbeccata di questa sistemazione. Infatti nello studio c’era un mobile dentro cui avevo messo i miei vestiti sportivi, che non ridete ma sono parecchi e mi piace tenere separati dal resto dei vestiti. Giustamente Rosanna dice ma scusa perché i vestiti da sport non possono stare nella cabina armadio con il resto dei vestiti? E siccome io dicevo che non ci stavano, lei mi ha detto beh, ma puoi spostare qualcosa che non usi nella parte alta, prova e vedrai che lo spazio lo trovi. E insomma aveva ragione, ed è molto funzionale avere i vestiti dove ci si veste e i libri e il computer e le lane e i ferri dove si lavora. Parecchio elementare, pure, ma si sa che alle volte le cose più visibili sono quelle che si vedono meno.

Il mobile che vedete è una credenza degli anni 60, non so se il colore è originale ma è bellissimo. L’ho preso dal sito Bobeche Ancona, che devo dire è super efficiente e ha un sacco di cose bellissime… diciamo che ci vorrebbero due o tre case!

Sono proprio contenta.

Buona giornata!

Anna da Re

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