Vi riporto queste parole di Ezio Bosso, che ho trovato su FB
“Io ne ho memoria. In quei giorni mi avrebbero messo un nero, quello per gli Asociali, che erano i “disabili” o prostitute, i malati o semplici oppositori: i diversi ci chiamavano. Ho memoria del rosso per i comunisti, gli anarchici e gli oppositori politici fossero anche sacerdoti. Del giallo per gli ebrei. Del viola per testimoni di Geova. Ho memoria del marrone degli zingari e del blu per i tedeschi antifascisti. Ho memoria del rosa degli omosessuali. Erano triangoli. Erano i miei fratelli e le mie sorelle. A volte facevano la musica come me. E io sono tutti loro. Sono tutti quei colori. Per questo ho memoria di quei triangoli e continuerò ad averla. Perché sono tutti quei triangoli. Lo siamo tutti. E quindi avrò memoria. Oggi come ieri, come domani.”
Perché appunto, le discriminazioni sono sbagliate indipendentemente da chi colpiscono. E se una ci piace e abbiamo la tentazione di crederci, dobbiamo darci una bacchettata e ricordarci che domani mattina, per una ragione che oggi non riusciamo neppure a immaginarci, i discriminati e poi perseguitati potremmo essere noi. Donne alte meno un metro e sessanta, persone con più di 60 anni, gente con due lauree, con il 40 di piede. Quando toccasse a noi, lo capiremmo quanto è terribile. Ma è meglio cercare di capirlo prima.
E di essere pronti da subito, almeno dentro di noi da dove parte tutto.
Magari anche firmando questa petizione, perché fascismo e nazismo continuano ad essere una pericolosa tentazione per alcuni, e quindi un pericolo per tutti.
E leggete. Non c’è niente di meglio che un libro, persino un brutto libro o un libro che non vale niente, per capire il valore e il senso della memoria.
Buona giornata intanto
Anna da Re
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