Stamattina Facebook mi ha mandato il solito messaggio di quanto tiene a me e ai miei ricordi, e ha messo una foto di un anno fa. Una foto che mi ero fatta in macchina, appena arrivata in ufficio, ancora con gli occhiali da sole e avvolta dal grande collo del cappotto di piumino più caldo che possiedo. D’altro canto era il 2 febbraio pure l’anno scorso, e faceva freddo. Oggi più che altro piove, e quindi non fa tanto freddo, ma io sono ferma davanti al computer da stamattina e ci starò tutto il pomeriggio, e quindi mi sono avvolta in una giacca e in una sciarpa (la stessa sciarpa blu che si intravede nella foto, che è molto leggera ma grande e sottile e si avvolge bene ed è molto calda, mi ricordo anche esattamente dove e quando l’ho comprata, cioè al mercato di Forte dei Marmi un giorno di giugno in cui faceva un gran freddo, eravamo a Pietrasanta con tutto l’ufficio, ai tempi in cui facevamo il Festival di Anteprime, e abbiamo beccato una di quelle settimane di giugno che sembra di essere a marzo, vento, pioggia e un gran freddo, quella sciarpa mi ha salvato).
Ho visto i miei capelli corti corti, nella foto, e ho pensato che mi piacevano. Però alla fine dell’estate ho pensato che avevo voglia di provare a farli crescere, i capelli. Ci vuole del tempo e ci sono delle fasi in cui uno non si può guardare, in mezzo, ma ho anche pensato che facendo vita molto ritirata era il momento più adatto per farlo. Per di più ho un bravo parrucchiere che mi sta aiutando e ho comprato un phon supersonico e superaccessoriato con cui sto imparando a domare la chioma.
Ho pensato di far crescere i capelli così, per cambiare un po’. Non sono di quelle che i capelli li hanno sempre portati lunghi o corti. Ho cambiato spesso e mi sono piaciuta con tagli diversi. E ora, vedendo le foto di signore bellissime e canute con lunghe chiome, pensando a come è bello il gesto di tirarsi indietro i capelli, insomma ho deciso di provare.
E voi, cari lettori o follower o utenti, avrete modo di seguire la trasformazione. Che privilegio eh? D’altro canto un diario della pandemia deve accontentarsi di quel che c’è e di quel che si può. Anche della luce che sicuramente era più bella nella foto dell’anno scorso….
E intanto buona giornata!
Anna da Re
le montature pazzesche!
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