#pandemia fase 2. Un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci

Stamattina mia cugina Patrizia, che posta sempre qualcosa preso da un libro di Margherita Sciarretta, ha posta il Qohèlet. Una di quelle cose che puoi rileggere ogni giorno, e per tutta la vita, e ci troverai sempre un pezzetto di verità e un pezzetto della tua vita.

Leggendo Un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci, ho pensato a quante volte, da quanto è scoppiata la pandemia e l’emergenza sanitaria, la parola abbracci è stata usata, ripetuta, invocata. Persino Facebook ha aggiunto l’icona degli abbracci.

Allora che questo sia il tempo per astenersi dagli abbracci è molto chiaro. E forse è anche il tempo per capire e dare valore agli abbracci. Circolano in rete varie teorie che si spacciano per scientifiche su quanto gli abbracci influiscano sullo sviluppo dei bambini, sul benessere, sull’intelligenza eccetera eccetera.

Ora io vorrei ricordare che ci sono abbracci e abbracci. Ve li ricordate, prima della pandemia, quegli abbracci, e pure baci, di obbligo? Quelli che si usavano tra persone che lavorano insieme, e che magari si detestavano o semplicemente si erano indifferenti? Non erano parecchio falsi? Vogliamo dire che dessero un contributo al nostro benessere? O allo sviluppo dell’intelligenza?

Gli abbracci significativi sono quelli che corrispondo a un vero affatto, a un vero desiderio di vicinanza. Riguardano poche persone, della nostra cerchia, pochi amici fidati, pochi parenti scelti. Questi sono gli abbracci che mancano, anche se tutti abbiamo sicuramente trovato dei modi sostitutivi: parole affettuose dette più spesso, pensieri, regali, messaggi, telefonate. E non è che questa distinzione valga solo per gli adulti o noi after fifty. Anche i bambini, anche i più piccoli dei bambini, sanno distinguere l’abbraccio vero, lo slancio vero dalla finzione a cui da sempre molti essere umani si dedicano (fingono in primis con se stessi, e tutto il resto viene di seguito); non se ne fanno nulla degli abbracci appiccicosi degli estranei che devono far vedere di essere interessati ai bambini, preferiscono pochi abbracci ma veri.

E quindi prendiamoci il tempo di astenerci dagli abbracci. Prendiamocelo per capire chi avremmo davvero voglia di abbracciare. E a suo tempo lo faremo

Intanto buona giornata

Anna da Re

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