Non ci piace ritornare in zona rossa. Non ci piacciono le notizie dei giornali. Non ci piace la prospettiva di un’altra Pasquetta sul terrazzo (se il tempo tiene). E del lungo elenco di quello che non ci piace, mi fermo qui.
Perché comunque l’esercizio di cercare le cose belle è salutare quanto l’esercizio fisico.

E quindi almeno da queste parti il sole splende brillante, accompagnato dal vento che ha pulito l’aria e che rende questo splendore ancora più accecante. Ho messo il bucato a stendere sul terrrazzo, era un po’ che non lo facevo, sta sventolando ma si asciugherà con quella secchezza un po’ croccante e non avrà quel fondo di sentore di umido che nonostante i termosifoni l’inverno gli lascia sempre. Ho mangiato un gelato, si, era un Cornetto Algida, un gelato industriale, ma adoro i gelati e quando finalmente arriva la loro stagione sono proprio contenta. Stasera mangerò delle fragole, che vengono dalla Basilicata e si non sono proprio a chilometro zero ma sono profumatissime e buonissime.
Ho piantato un sambuco, un altro profugo dell’oasi di Legambiente, ha un’aria ancora provata ma ce la dovrebbe fare. Ho piantato anche altri due cespugli, ma non mi ricordo più cosa sono e sono talmente piccoli che potrebbero essere qualsiasi cosa. E ogni mattina l’ortensia ha messo delle nuove foglie, di un verde così intenso e nello stesso tempo così tenero che mi commuove. Se penso come era ridotta dopo quell’estate in cui nessuno l’aveva annaffiata e curata per un mese, sono tuttora stupita che sia sopravvissuta e che non abbia conservato tracce di quella negligenza (non del tutto mia, ma vabbé) se non qualche ramo storto.

E intorno a noi tutto sta fiorendo. Le magnolie, i pruni, le forsizie, gli alberi di Giuda. Con una ricchezza e un’abbondanza e una bellezza che ci dicono che c’è posto anche per noi, in questo mondo. Se ci stiamo con rispetto, con gentilezza, con garbo, con grazia.
Sì, possiamo resistere. Ne vale la pena.
Buona serata
Anna da Re
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