#pandemia zona gialla. Di vaccini, pazienza e riposo

Non ho scritto nulla ieri, e oggi sto scrivendo che il sole comincia a scendere verso l’altra parte del mondo.

E il motivo non sono le solite riunioni, che non so voi ma io ne ho sempre più una dietro l’altra, ma il fatto che ho fatto il vaccino. E ho avuto più o meno tutti gli effetti collaterali che erano previsti. E dai, un po’ non vi stupite se vi dico che mi sono stupita io, di starci così male. Che insomma pensavo vabbé dai cosa vuoi che sia, è un vaccino, hai fatto anche quello antiinfluenzale e non ti ha fatto un baffo. Insomma mi ero molto sopravvalutata…

E per un giorno sono stata una “paziente”. Nient’affatto paziente, ad essere sincera. Ho pensato al fatto che i malati sono definiti pazienti, e poveretti di pazienza ne devono esercitare davvero tanta. Una malattia, o anche solo gli effetti collaterali di un vaccino, a parte un po’ di cura puoi solo aspettare che passi. Il tempo prende una forma diversa. E io ho solo avuto i normali sintomi del dopo vaccino. La febbre e soprattutto un senso di tramortimento, non riuscivo ad alzarmi dal divano. Come un piccolo zombie ho risposto ai messaggi fondamentali e fatto dal telefono quel minimo di lavoro che era necessario. Ah, sì, ho fatto persino una riunione, premettendo che sarei stata solamente ad ascoltare; poi naturalmente delle cose me le hanno chieste, mea culpa, avrei dovuto non presentarmi. In ogni caso ho anche pensato se questo è un assaggio del Covid, come sono stata fortunata ad averla scampata finora (io spero che il vaccino aiuti me e tutti, ma non abbiamo certezze in merito).

Ora quando sono andata a fare il vaccino ci avevano definiti utenti, e per fortuna non c’era bisogno di essere pazienti perché era tutto organizzato molto bene e molto veloce. Una sola cosa mi ha colpito, che quando ho detto che mi andava benissimo di fare l’Astra Zeneca, e che era sicuramente meglio fare un vaccino che non farlo, mi hanno guardata con calore, e mi hanno detto ah signora meno male che c’è qualcuno che lo pensa, sapesse quello che ci dicono, fossero tutti come lei. E insomma pare che il buon senso ci abbia proprio lasciati!

E alla fine, ieri sera, dopo un paio di Tachipirine e molto divano e quasi niente cibo perché se c’è una cosa che mi toglie la fame è il paracetamolo, sono andata a dormire alle 9 e mi sono svegliata alle 8 del mattino successivo. Undici ore di sonno. Cose da bambini. Ma benefico. Niente è benefico come il riposo, quando il nostro fisico ne ha bisogno. Pure senza verde o piante intorno…

Buona serata a tutti!

Anna da Re

3 risposte a "#pandemia zona gialla. Di vaccini, pazienza e riposo"

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