Di piccole vacanze e grandi bellezze

Dal 2 giugno si è creato una specie di ponte improvvisato e imprevisto, che mi ha quasi fatto dimenticare di avere un blog. È una settimana esatta che non scrivo.

Martedì ero in ufficio e ormai lo sapete anche voi, lì si viene travolti dall’affastellamento di cose, un giorno per una settimana, le spedizioni dei libri, i colleghi, la disabitudine, il tampone, non riesco nemmeno a pensare di che cosa potrei scrivere.

Mercoledì sono andata in montagna, finalmente a camminare, a respirare aria fresca e leggera, a guardare il mondo dall’alto, a sedermi in un prato per un picnic, a sentire le ginocchia bollenti alla fine della discesa. Naturalmente essendo il 2 giugno per strada non c’eravamo solo io e la mia amica, e quindi ci sono state anche un po’ di code e di ritardi, e passata una cert’ora, con la temperatura che è perfetta per stare fuori e tutti i ristoranti e le pizzerie aperte, vuoi davvero andare a casa a cena? Ma no, resti fuori, che per stare in casa c’è sempre tempo (e molto ce n’è stato).

Giovedì sono andata in montagna in un posto diverso, con amici diversi. Una cosa più tranquilla e meno impegnativa, che poi mi aspettava il weekend di tennis. Di nuovo aria pulita e fresca, alberi, verde, il lago sotto. Questa volta un pranzo, all’aperto, in compagnia, che bello ritornare a fare le cose che ci piacevano. E questa volta torno a casa presto. Solo che nel frattempo il programma del weekend, che prevedeva una partenza assai prestino di venerdì, si disfa e rifà numerose volte finché alla fine si decide di partire il giovedì tardo pomeriggio. Insomma il tempo di raccogliere i vestiti e il beauty e pronti via.

Venerdì, sabato e domenica sono stata a Albarella. Un’isola verde e protetta circondata dal mare, dalla laguna e dal delta del Po. Parecchio lontana per noi, ma molto affascinante. Venerdì siamo arrivati con il buio, ma ieri quando siamo rientrati che c’era ancora luce, temporali in lontananza e un cielo in movimento, era bellissimo vedere acqua e strisce o lembi di terra che si alternavano, e una quantità di uccelli che non conoscevo, a parte un fenicottero che si dissetava. A Albarella ho passato quasi tutto il tempo ai campi da tennis. La mia squadra partecipava alla Coppa Italia, e abbiamo tutti giocato con grande impegno e passione pur sapendo che siamo agli antipodi di Wimbledon o anche solo degli Internazionali di Roma, per prestazioni. Ma ognuno fa il suo gioco e alla fine ci hanno dato pure una coppa! E le altre squadre del nostro gruppo hanno fatto anche molto meglio di noi, e siamo tornati pieni di coppe. E il tennis come vi ho già raccontato altre volte è una scuola di vita… ma magari questo ve lo scrivo domani.

Intanto sapete che non sono scappata, non ho deciso di chiudere il blog, me ne sono semplicemente stata in giro come mi piace fare e come, perlomeno per ora, si può tornare a fare. E non mi stancherò mai di ripetere che c’è tantissima bellezza appena dietro l’angolo!

Buona settimana!

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