Siamo dei personaggi strani, noi italiani. Abbiamo bisogno o di vivere all’estero o di passare i fifty per apprezzare il nostro paese. Siamo quelli che lo apprezzano di meno, del resto. Sbandieriamo i nostri difetti come se gli altri non ne avessero (invece hanno semplicemente dei difetti diversi). E ci dimentichiamo di avere così tanta bellezza che una vita non basta a vederla tutta anche una sola volta.
Sono stata in Trentino, lo scorso weekend, aggiungendomi il lunedì di ferie. Abbiamo camminato, l’attività più semplice e primordiale. C’era tantissima neve fino ad abbastanza in basso, e molti sentieri erano impraticabili perché erano caduti degli alberi e non era stata ancora fatta la manutenzione. E uno di questi sentieri l’abbiamo fatto, e gli alberi caduti erano veramente enormi, alcuni ancora pieni di rami, parecchio complicati da aggirare. C’era tantissima acqua, tutti i ruscelli pieni e risonanti e tanti rivoletti nei prati, le cascate erano fragorose e bagnavano di spruzzi i prati e le rocce intorno. C’è stata qualche nuvola ma prevalentemente un sole molto caldo, che si combinava con un’aria fresca e leggera per rendere il clima assolutamente perfetto. Non posso neanche dire di aver fatto fatica, perché tutto il tennis dell’inverno ha prodotto un certo allenamento che dà i suoi frutti anche fuori dal campo.
E soprattutto era meraviglioso guardarsi intorno nel silenzio, circondati da montagne sontuose e dal portamento regale e da prati verdissimi e boschi che mescolavano il verde nuovo dei germogli e dei larici con quello scuro degli abeti e dei cirmoli. Oppure fermarsi sulla riva di un piccolo lago che rifletteva le nuvole.
Vi metto un po’ di foto, che parlano ancora meglio di come potrei io
Buona serata!
Anna da Re
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