Poi succede che quando sei lanciata in mille attività e con ritmo sostenuto arriva un giorno lento.
Un giorno con meno da fare, meno messaggi nella posta, meno telefonate, meno riunioni, meno di tutto.
Dovresti essere contenta, no? Tu che ti lamenti che hai troppo da fare, così troppo che ieri non sei riuscita nemmeno a fare un post, e sei uscita dall’ufficio che era tardi ma non avevi finito un certo numero di cose che avresti voluto fare? Beh, no, non è che mi lamento, è che mi sento un po’ disorientata. Avevo preso un ritmo e ora lo devo cambiare. Non è così la vita, poi? Un continuo cambiare di passo.
Che poi basta una telefonata o un messaggio e tutto cambia anche durante lo stesso giorno. Ma è buffo che la varietà che desideriamo tanto nei vestiti, nel cibo, nelle amicizie, poi quando ci si propone nella veste di cambiamento non ci piace più, o comunque ci lascia disorientati. Siamo complicati, eh?
Lo sanno bene gli scrittori. Per questo io ho sempre trovato fantastico leggere. Ci trovo la varietà, ovviamente, perché anche se alle volte si dice che certi libri sono fatti con lo stampino, in realtà non ci sono due libri uguali, come non ci sono due persone uguali (neppure i gemelli!!). Ci trovo anche, appunto, tutta la complicazione degli esseri umani, e il bello è che di solito l’indagine dentro i personaggi conduce all’indagine dentro di noi.
Ecco, si finisce sempre per tornare ai libri. A tal proposito, penso che aprirò una nuova sezione nel blog, un Libri che leggo. Che ne dite? Così chi di voi ha voglia di leggere di libri ci va direttamente…
Insomma anche le giornate slow possono avere il loro lato buono. Del resto Slow Food non è tutto buono?
E che buona sia anche la vostra serata
Anna da Re
Chic After Fifty 
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