Che sono una maniaca dei dettagli lo sapete, e del resto non a caso si dice God is in the details. Ma al di là delle personali fissazioni, sono davvero i dettagli che fanno la differenza.
Prendete questo nuovo maglioncino che ho appena finito. Sono partita dall’idea di fare un classico maglione da uomo, con il bordo lavorato a coste e il collo a V. I maglioni che metteva mio papà, per intendersi. A me spesso piacciono di più le cose da uomo che quelle da donna. Ho sempre pensato che se fossi stata più alta mi sarei comprata volentieri pantaloni e giacche da uomo; purtroppo essendo piccolina anche la taglia più piccola da uomo mi sta enorme e ci navigo.
Dunque ho deciso di farmi un maglione da uomo, di mia misura però. Che ho provato a comprarmi anche dei maglioni veramente da uomo e sono troppo lunghi e le maniche poi vanno arrotolate non so quante volte. E poi i bordi mi piacciono sì a coste ma non che stringano. Insomma il bello di farsi i pullover da soli è che ci se li fa esattamente come si vuole. L’idea era di farlo grigio. Dal mio fantastico armadio delle lane ho preso del grigio, ma ho mescolato dei filati un po’ pelosi e un po’ bouclé, che non a caso sono considerate poco maschili. Due fili sono grigi e uno è nero; per toglierli la cupezza gli ho aggiunto un filo di cachemire arancio. Ha un aspetto e una consistenza super morbida.
Ultimo dettaglio: ho lasciato il collo senza bordo. Visto che mi era venuto abbastanza accollato (io quando lavoro vado a occhio, quindi non sono sempre sicura del risultato finale; diciamo che mi fido del mio occhio, visto che in genere il risultato mi piace, anche se magari è diverso da come lo avevo immaginato) ho pensato che un bordo lo avrebbe stretto troppo o reso troppo accollato. Ho pensato magari ci faccio un giro di uncinetto, ma poi quando l’ho provato, che aveva ancora un po’ di fili da tirare dentro ma era cucito, il collo mi piaceva così, senza rifinitura.

Mi sembra che gli dia un tocco femminile.
Voi che ne pensate?
Buona serata intanto!
Anna da Re
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