La necessità aguzza l’ingegno

Si può anche dire che i vincoli, o i limiti, liberano la creatività. Lo sanno i poeti e gli scrittori che si muovono entro forme prestabilite, che forzano e modificano ma che li costringono ad andare oltre dove sarebbero arrivati se tutte le strade fossero state aperte. Lo sanno i designer che inventano i mobili, o gli architetti che devono rendere vivibili e funzionali e belli 30 metri quadri di casa nelle nostre città. E modestamente lo sappiamo anche noi signore after fifty, quelle che lavorano a maglia ma anche quelle che non lavorano. Perché sempre nella vita qualcosa manca, qualcosa non funziona, qualcosa non si può cambiare, e bisogna ingegnarsi a trovare una strada alternativa.

Mi è venuto in mente questo banale pippone (perdonatemi, è quasi Natale, è quasi la fine dell’anno) quando stamattina mi sono messa il pullover nuovo che mi sono fatta nei giorni scorsi. Avevo una bellissima lana, ancora del mio mitico fornitore milanese, ma non ne avevo tantissima. Molto soffice e un po’ pelosa, molto calda. Il colore da solo era un po’ triste, così ci ho aggiunto un filo sottile rosso. A occhio mi sembrava che un maglione non molto grande ci sarebbe venuto. Ho fatto come sempre prima il dietro, poi il davanti e poi le maniche. Mi sono detta che le maniche le avrei fatte comunque belle lunghe, perché l’anno scorso mi sono fatta un maglione con delle maniche che arrivavano sì e no al polso e ora dovrò aggiungerci un pezzo, perché non sembra ma quel pezzo di manica in meno lo rende immettibile quando fa davvero freddo come in questi giorni (e come di solito d’inverno, dalle mie parti). Vedevo il filo sulla rocca assottigliarsi sempre più, e ho pensato vabbé, in caso prendo un’altra lana di un colore simile e la parte alta della maniche sarà diversa. Poi la lana è bastata per le maniche, in realtà. Ma mancava il collo! Che essendo io freddolosa volevo un bel collo alto. Così ho preso un’altra lana, l’ho mescolata con il rosso e triplicata finché è diventata dello stesso spessore, ed ecco il risultato! A me piace molto.

Certo senza un armadio pieno di lane non si sarebbe potuto fare. Ma qui siamo quasi professionisti, e con gli anni l’attrezzatura non manca! A gennaio poi conto di andare in uno spaccio a Borgosesia a fare un nuovo rifornimento, che la produzione, tra me e le amiche, non finisce mai!

Ecco, la storiellina per il post di oggi è fatta. Posso andare a cucinarmi qualcosa per pranzo, che poi il pomeriggio, vi sembrerà strano ma è pieno di riunioni…

Buona giornata e buon fine settimana!

Anna da Re

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