È venerdì e sì, è stata una settimana abbastanza lunga. Con tanto lavoro e la simpatica visita, con breve permanenza, della variante Omicron. Con tanta casa, che meno male fuori è freddo ma c’è stato quasi sempre il sole (oggi ce n’è tantissimo poi) e insomma qualche giro al parco sarebbe stato carino farlo. Ma aspettiamo diligentemente di essere guarita e fuori dalla quarantena.

Quindi si prospetta un weekend senza. Senza tennis, senza montagna, senza camminate, senza oasi… ma non credo che mi perderò d’animo.
Innanzitutto ci sarà da leggere. Un paio di cose per lavoro e dunque segrete, e altre per il semplice piacere di farlo. Già ma che cosa leggerò? Ho finito Franzen, come vi avevo detto, e ne scriverò come Emma Faustini, e dovrò sicuramente pensarci e impostare il pezzo durante il weekend, che poi la prossima settimana sarà come questa, bella piena. Sto finendo L’altro mondo di Fabio Deotto, molto bello e anche questo un po’ da studiare perché ci stiamo organizzando una cosa con Legambiente (ve lo dirò a suo tempo). E quindi? Quindi vi confesserò la mia perversione: quando mi voglio davvero rilassare, ovvero voglio leggere senza fatica, senza impegno, senza pensare, leggo un libro inglese dell’ottocento. C’è un qualcosa, nel modo di scrivere, nel mondo che viene raccontato, nei personaggi, che mi riposa e mi distrae. Quindi ho comprato l’ebook in orignale di Sonata d’inverno di Dorothy Edwards e ho intenzione di sfruttare la mia bella poltrona vicino alla finestra, con relativa coperta di Moessmer molto calda, per un bel relax meritato.
E a proposito, c’è un titolo più adatto di Winter Sonata, per essere letto nei giorni della merla?



Poi sono quasi alla fine di un’impresa di stampo penelopiano: un lungo scialle per una mia amica. Ho già raggiunto il metro e sessanta circa (la mia altezza!) e volendo raggiungere i due metri sono quasi alla fine. Conto di finirla nel weekend per cominciare un nuovo progetto, che potrebbe un pullover leggero per la primavera (che sta arrivando vero? e bisogna essere preparati giusto?), tutto da studiare. Un qualcosa di facile e veloce prima di intraprendere la fattura del regalo a mia cognata, che richiede ancora un po’ di ricerca e soprattutto l’acquisizione di nuova lana. Ho trovato un posto online che mi ispira parecchio e da cui credo proprio che proverò a ordinare qualcosa. Turchese, ottanio, verde prato, sono i colori che ho voglia di lavorare, guardare, forse anche indossare.
E guarderò. Immagini su Instagram, belle case, belle borse, vestiti improbabili o portabilissimi, montagne innevate. Immagini su qualche rivista, se metterò il naso fuori casa, rigorosamente ricoperto da mascherina FFP2, e andrò all’edicola. Boccioli che si affacciano sulle piante del terrazzo. Foglioline verde che chissà se resteranna verdi sulla stella di Natale che è sopravvissuta all’assenza mia (e dell’acqua) durante le vacanze.
Buon weekend qualunque cosa facciate!
Anna da Re
Buon week end 🙂
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