Niente moda, oggi. Niente selfie. Qualcosa sulla poesia. Sull'andare a una piccola presentazione in un bar libreria carino e accogliente, e riconnettersi con la vita. Con quello che conta nella vita. Grazie Davide Rondoni, grazie Colibrì!
C’è una crepa in ogni caso, ed è da lì che entra la luce.
Questa è una frase molto famosa di una canzone di Leonard Cohen, una delle più belle.
Vi ho mai detto quanto ho amato e amo la sua musica? Sono sicura di avere fatto menzione del concerto che ha fatto a Lucca qualche anno fa, quando era ormai piuttosto vecchio e la sua voce era diventata ancora più bassa e profonda. Forse è stato il più bel concerto a cui sia stata, davvero meraviglioso.
E sono in molti a considerarlo un poeta.
Io non mi sento di giudicare, ma questa mattina, mentre ripensavo alla poesia e all’incontro e reading che ci ha regalato ieri sera Davide Rondoni, sono capitata su questi versi di Leonard Cohen in una foto su Instagram.
Ho pensato a quanto sono veri.
Ho pensato a quanto ci disperiamo per le crepe, a quanto temiamo di trovarle o provocarle, e a quanto invece sono preziose per farci scoprire chi siamo e conoscerci meglio.
Ho pensato a Davide Rondoni che diceva che l’arte è un modo per conoscere il mondo molto di più che un modo per esprimere se stessi.
Che diceva che cerchiamo delle parole diverse da quelle usuali quando vogliamo avere, con qualcuno o qualcosa, una relazione e una conoscenza più personali e più intime.
Che diceva che la purezza non è lo scopo della nostra ricerca. La vita non è purezza. La vita è piena di crepe e non c’è vita, non c’è creazione, non c’è poesia, senza crepe e rotture e sporco.
E’ stato un bellissimo incontro, quello di ieri. Davvero intenso e denso. E la Libreria Colibrì è davvero carina e accogliente, e sono stati degli ospiti eccellenti. Quindi li ringrazio e spero di fare presto qualcosa d’altro con loro!
Buona giornata!
Anna da Re
Rispondi