Era un po’ che non andavo a un concerto, e appena mi sono seduta al mio posto ho pensato quanto mi fosse mancato.
Perché non c’è paragone tra ascoltare la musica alla radio o da Spotify o da un cd o da un file audio, e ascoltarla dal vivo. Ieri mia sorella mi ha regalato il concerto della PFM che cantava De Andrè. Ci siamo andate insieme anche se, avendo comprato i biglietti non troppo per tempo, avevamo due posti lontani l’una dall’altra.
Ora io ho sempre adorato De André. Nonostante la mia predilezione e favoritismo verso la musica classica, ci sono dei cantautori e anche dei gruppi rockeggianti che mi piacciono molto. De Andrè rientra tra questi, e anche la PFM mi piace. Mi era piaciuto che avessero fatto un disco insieme, con De Andrè, e mi è piaciuto che avessero deciso di celebrarlo.
Era uno di quei concerti in cui si vedono tante teste bianche o grigie, ma si vedono anche dei ragazzi e dei ragazzini, perché uno grande come De Andrè non piace soltanto a chi ci è cresciuto, con le sue canzoni, ma anche a chi lo scopre ora. E così il tour della PFM, che doveva durate una decina di tappe, si prolungherà perché tutti i concerti sono sold out e a tutti i concerti la gente applaude e canta e si commuove e si diverte insieme.
E insomma sono stata molto felice. Ho ascoltato della musica bellissima, e il fatto di essere lì invece di sfruttare le onde dell’etere, beh, era davvero qualcosa di speciale.
Buona giornata!
Anna da Re