Week end di incredibili avvenimenti!
In queste ultime settimane Milano ha vissuto un periodo ricco di iniziative e manifestazioni che l’hanno resa movimentata agli occhi di tutti, soprattutto dei turisti che ormai da alcuni anni aumentano sempre di più attirati da una città in forte cambiamento. Ma non vi sembra anche voi che Milano sia sempre più bella?

Dopo l’invasione degli Alpini dello scorso 10/12 maggio dove ovunque, ma davvero ovunque si sono visti i cappelli piumati dei 500mila arrivati per il raduno, dopo tutto ciò, proprio ci voleva un po’ di relax per l’anima ma soprattutto per le orecchie con uno dei più begli eventi che questa città possa offrire: Piano City Milano.
Piano City Milano è il primo festival musicale diffuso di Milano che arriva alla sua ottava edizione e porta centinaia di concerti gratuiti ovunque nella città. All’interno di case, nei cortili, nei parchi, e poi musei, scuole… ogni spazio possibile e non convenzionale viene trasformato in una sala per concerti.
Nonostante la pioggia e il freddo fuori stagione (questo maggio 2019 penso proprio che non lo dimenticheremo mai), è stata l’edizione più seguita di sempre. Al chiuso o all’aperto, si è fatto musica ovunque e a tutte le ore del giorno e della notte. 450 gli eventi organizzati in cui si sono esibiti tutti i generi di pianisti e tutte le tipologie di repertorio musicale.

Il Main Stage del Piano Center che si trova al GAM (Villa Reale in via Palestro), è stato protagonista dei concerti principali, tra i quali quello inaugurale di venerdì 17 maggio con il pianista islandese Ólafur Arnalds e nonostante la pioggia, il pubblico ha gremito il prato davanti al palco, come tutti gli anni, immerso nelle note della musica territoriale di Arnalds.



In altri luoghi simbolici della città, hanno trovato spazio le note di centinaia di pianoforti suonati da incredibili artisti che hanno portato la loro musica talvolta contaminata da altri generi. Insomma è stata un’edizione davvero indimenticabile con una grande partecipazione di pubblico, inaspettata visto il maltempo. Ma lo sappiamo, i fedelissimi della musica “da pianoforte” ci sono sempre, ai quali si aggiungono i curiosi, e tutti coloro che sanno apprezzare le iniziative culturali che questa città ha imparato ad offrire.
Ma ora, dopo la moda, il design… la musica (non dimentichiamoci anche l’annuale tributo di MI-TO), cos’altro può inventarsi Milano?
Verde Alfieri
Mi chiamo Verde, e con un nome così non potevo che essere una creativa. Mentre faccio gioielli che trovate qui Alfieri Jewel Design, mi diverto a scrivere qui per Anna, nel mio blog Alfieri Magazine ma soprattutto di The Ciabatte Pelose che tanto mi fanno impazzire.
L’ha ribloggato su Alfieri Magazinee ha commentato:
Vi piace la musica? Scommetto che siete stati in giro per Milano in occasione di Piano City. Non lo avete fatto? Intano leggete qui e poi segnatevi in agenda che l’anno prossimo si ripete!
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Sono d’accordo che Milano è sempre più bella! E ringrazio Verde Alfieri che va in giro per la città per conto anche del mio Chic After Fifty e ci racconta il meglio. Piano City è davvero una meraviglia….
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E ogni anno migliora sempre di più, la città e Piano City naturalmente
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Lodevole l’iniziativa di fare Musica, tuttavia, essendo il Pianoforte uno Strumento musicale da camera, alcune sedi sono fuori luogo. L’amplificazione elettronica stravolge il suono, rendendolo innaturale, e dovrebbe trovare impiego solamente per la registrazione o la radiodiffusione, tenendo ben presente che queste sono cadaveri delle esecuzioni musicali.
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Per fortuna non in tutti gli spazi che sono stati utilizzati avevano un impianto di amplificazione
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