Ve lo ricordate, è il titolo di un libro di Cesare Pavese, una raccolta di poesie. E alla fine di questa giornata piena di riunioni, di messaggi, di cose da fare non fatte e di cose che non si pensava di fare ma si sono fatte, beh, alla fine di questa giornata ho pensato eh, sì, lavorare stanca.
Anche in remoto. Anche senza essersi mossi da casa. Qualcuno dice persino di più che quando si è andati in ufficio. Io su questo non so pronunciarmi. Ci sono giorni stancanti e giorni meno faticosi. Ci siamo anche noi, che certi giorni abbiamo più energia e certi giorni ne abbiamo meno.
Certo è che le riunioni, che di per sè in genere lasciano parecchio provati, secondo me sono ancora più provanti in modalità a distanza. Non so bene perché. Forse dal vivo ci si distrae di più, perché ci si accorge anche con gli altri sensi se il clima è cambiato, se dobbiamo essere più attenti, se sta arrivando il nostro turno per parlare. La riunione ridotta a parola e video, spesso di non grande qualità oltretutto, ci chiede probabilmente una maggiore concentrazione. E concentrarsi stanca.
E tutto questo per dirvi di non aspettarvi un pensiero intelligente o una considerazione degna di nota. Oggi è così.
Buona serata
Anna da Re
Rispondi