È arrivato il momento di rallentare. Non per tutti, che anzi ci sono persone il cui picco di lavoro comincia adesso o tra poco, basta pensare a tutti quelli che lavorano nel turismo, nella ristorazione. Per me che mi occupo di libri, giugno è il mese in cui si tira il fiato, si allungano le pause pranzo, si procede a un passo più misurato.
È necessario, perché non si può mettere la stessa intensità in tutti i giorni di lavoro, e tantomeno lo sforzo extra che spesso ci viene richiesto. I mesi estivi sono anche quelli in cui si legge, i libri che usciranno dopo settembre e quelli degli altri editori e degli altri paesi, ché la mente ha bisogno di prospettive diverse, di proposte alternative, di nutrimenti variati.
È anche piacevole. Oggi sono andata a pranzo al parco con una collega, e dopo il pranzo ci siamo fatte una passeggiata, e come vi potete immaginare con la mente alleggerrita dal piacere della compagnia e snebbiata dal verde degli alberi, ci sono pure venute delle idee.
Come ogni cambiamento richiede anche un certo impegno, e ha richiesto qualche giorno di disadattamento: perché se vi siete abituati a stare incollati alla scrivania e a a macinare lavoro a ritmo serrato, trovarvi con pochi messaggi che arrivano sul computer, poche richieste e pure pochi libri di cui parlare vi lascia un attimo disorientati. Bisogna trovare un nuovo ritmo.
Il caldo anche, richiede un passo diverso. E un adattamento.
Quindi siamo in questa fase. Pronti al weekend: domattina biciclettata al parco Grubrìa con Legambiente, domani pomeriggio passaggio in libreria e poi lettura sotto gli alberi al parco, domenica tennis.
Buon fine settimana a tutti
Anna da Re
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