C’è un tempo convenzionale, misurato e misurabile, entro cui ci muoviamo, seguendo rituali condivisi più o meno sentiti.
E c’è un tempo dell’anima, un tempo privato e intimo, in cui quegli stessi rituali possono avere un gran significato, o non averne affatto.
Non c’è un Natale uguale a un altro, e la pandemia, per una volta, non c’entra nulla e non ha alcuna responsabilità.
La responsabilità è solo nostra.
E no, non è quel peso che crediamo!
Essere responsabili di se stessi è la meraviglia di dirsi, ogni momento di ogni giorno di ogni anno, questa è la mia vita.
Sono io che guido, sono io che tengo il timone.
Certo fuori spesso infuria la tempesta, e la tempesta può durare a lungo.
Può anche essere molto violenta, in questi tempi di cambiamenti climatici.
Ma noi restiamo saldi al timone, guardiamo dritto davanti a noi, concentrati, attenti, vigili.
Saremo stanchi e chiederemo il cambio.
Avremo bisogno di conforto, e di ristoro, ogni tanto.
Ce lo daranno le persone più vicine, quelle che abbiamo scelto e che scegliamo di nuovo ogni momento di ogni giorno di ogni anno.
Convenzionalmente, verrà un nuovo anno.
Ci saranno innumerevoli imprevisti, perché il futuro è tutto imprevisto.
Quando succederà qualcosa di simile a quello che desideravamo penseremo di esserne stati gli artefici. Come siamo supponenti, noi umani.
Ma nel nostro tempo intimo e interiore, nel nostro tempo senza tempo, potremo guardare a tutti gli imprevisti e orientarci per evitare le tempeste e sorridere ai giorni di sole.
Ascoltare.
Come diceva Ezio Bosso: “La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare”
Ascoltiamo gli altri.
Ascoltiamo noi stessi.
Ascoltiamo la musica, i suoni della natura.
Ascoltiamo il silenzio.
Ci farà un gran bene.
E non abbiamo bisogno di molto altro
Buon Natale e buon 2022.
Anna da Re








Lascia un commento