Il festival di Sanremo è finito e ce lo dimenticheremo presto. Quindi facciamo subito i commenti del caso sui look, che poi sarà troppo tardi.



Complessivamente, devo dire che è stato un Sanremo piuttosto sobrio e quasi raffinato. Che mi stupisce, ve lo dico sinceramente, perché raffinato e tv stanno insieme assai di rado. Ma quest’anno ho visto davvero tanti vestiti proprio belli. In certi momenti sembrava di stare a Hollywood o a Venezia… incredibile, no?




Certo non sono mancati i momenti discutibili per non dire proprio brutti. Le giacche bianche di Morandi e Jovanotti insieme, con sotto i pantaloni neri, facevano davvero cameriere, e neppure di ristorante raffinato. I capelli blu di Loredana Berté con gli stivaletti di gomma bianca, e Achille Lauro a piedi nudi. Ah già, di piedi nudi se ne sono visti parecchi. C’erano tanti tacchi vertiginosi ma anche tanti combat boots, e poi là, ogni tanto un piede nudo.


Comunque il top l’hanno raggiunto in due, secondo me. Per prima Orietta Berti. Che lo so, le siamo tutti affezionati, è come quelle vecchie zie che si trovano alle cene di famiglia, che ripetono sempre le stesse cose, non si sa più quanti anni hanno e il giorno che non ci saranno più se ne sentirà molto la mancanza, perché sarà finita un’epoca o forse un’era e saremo tutti più vecchi e candidati noi, ad essere la vecchia zia di turno. Diciamo che io spero di rimanere un po’ più sobria. È vero che non vado a Sanremo, ma se proprio ci dovessi andare mi rifiuterei di mettere un vestito come quello di Orietta Berti… che ancora ancora il vestito, ma vogliamo parlare di tutta quella montatura di un non ben precisato materiale, che non si sa bene cosa ci faccia, sopra il vestito? E subito dopo c’è quella specie di torta nuziale che si è messa indosso La rappresentante di lista, con degli stivali da boudoir rosa con tanto di fiocchi, la coroncina in testa e la ricrescita bella in vista. Vi dirò, se quelli fossero stati gli unici due vestiti disponibili, forse avrei scelto quello di Orietta Berti…


Buon pomeriggio!
Anna da Re
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