Luci della ribalta

Non so se ve lo ricordate ma uno dei primi articoli che ho scritto su questo blog era dedicato ai panettoni. Non ci posso fare nulla, io sono una fan del panettone, ma tranquilli a questo giro non vi propino nulla del genere. Sta di fatto che fra 20 venti giorni è Natale, e noia o no, siamo al momento in cui io vi scrivo qualcosa di natalizio e ve lo dedico pure.

Quindi? Quest’anno di cosa vi scrivo, pandoro? Palline di Natale? Ma no….nulla di trascendentale, nulla di mistico né da sguardo imbesuito di fronte alle lucette che adornano le strade… o quasi.

Stavolta tutta la mia estasi natalizia passa per l’Albero di Natale. Con la lettera maiuscola… su Albero s’intende.

L’Albero di Natale a Milano è una istituzione. Milano cresce e ogni anno diventa sempre più bella. Ve ne siete accorti? Forse chi abita in provincia magari non tanto, ma chi vive nel cuore della città da sentirne il battito e non corre troppo durante il giorno se ne sarà accorto. Quindi a Natale ora c’è come una sorta di gara per chi fornisce le luci più brillanti.

Quest’anno abbiamo le luci di Dior in corso Vittorio Emanuele, bisogna andare a notte fonda per vederle bene.

E in galleria il magnifico albero Swarovski, scintillante come non mai che con la volta blu dell’Ottagono rende la Galleria uno spettacolo che credo molti ci invidiano.

E poi resta lui, il gigante natalizio che rende piazza del Duomo il centro perfetto attorno al quale ruota tutto il Natale meneghino.

Polemica o non polemica, è brutto o non è brutto, a me non interessa. Si sa che a Milano tutto ciò che è albero fa polemica (vi ricordate gli alberi di banano e le palme di fronte al Duomo messe da Starbucks? Beh loro sono sempre lì e come in tutte le cose le polemiche sono scomparse nel nulla… una bolla di sapone, insomma).

Quest’anno abbiamo un albero ecologico, fatto di metallo e di luci. Per una volta tanto non abbiamo segato un abete secolare da qualche bosco del nord per poi farlo seccare al caldo lombardo.

Questo albero è stato donato da Esselunga, una istituzione a Milano. Mi fa piacere che qualcosa di milanese doc campeggi finalmente in piazza del Duomo. Troppa pubblicità? Può darsi, ma in quest’epoca tutto è sponsorizzato, deve esserlo anche l’albero in piazza.

Quindi ricapitolando, e non aggiungo altro, lascio a voi ogni commento… abbiamo un albero di Natale Esselunga in Duomo, un albero di Natale Swarowski in Galleria e le luci Dior in Corso Vittorio Emanuele. Solo per citare il centro storico della città.

Sta di fatto che tra poco è Natale, siamo tutti più buoni, dobbiamo far girare l’economia e spendere la tredicesima. Quindi consiglio una bella passeggiata rilassante tra le luci della ribalta, per rinfrancare lo spirito dopo aver svuotato il portafogli o prima per una carica di bontà, quella che serve per comprare i regali… e poi a casa una bella fetta di panettone, naturalmente.

Dimenticavo (e qui polemizzo)… ancora non ho fatto giri nel resto delle piazze per vedere le luminarie, ma mi sono chiesta: perchè in piazza Tre Torri o in qualsiasi punto di City Life, tipo davanti con lo sfondo dei tre grattacieli, non c’è nemmeno un albero di Natale, ma che dico… nemmeno una lucetta natalizia? Ma come, come? Le grandi assicurazioni non hanno un soldino da spendere per un albero che campeggi in uno dei quartieri più lussuosi e moderni della città, da lasciarlo così triste? Però i soldini, quelli entrati intendo, per il concerto del lancio della nuova bibita Coca Cola Energy di ieri 4 dicembre….

 

 

Verde Alfieri

Mi chiamo Verde, e con un nome così non potevo che essere una creativa. Mentre faccio gioielli che trovate qui Alfieri Jewel Design, mi diverto a scrivere qui per Anna, nel mio blog Alfieri Magazine ma soprattutto di The Ciabatte Pelose che tanto mi fanno impazzire.

 

 

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