Ve l’ho già detto altre volte che sono una donna fortunata. E tra le tante fortune quella di lavorare nel mondo dei libri è una delle più ricche. Perché dentro i libri c’è di tutto, e gli autori dei libri quasi sempre ti aiutano a pensare. Cioè ad andare al di là di quello che sai, di quello che hai capito, di quello su cui hai un’opinione e ti puoi esprimere.
Qualcosa che assomiglia, ma è più forte e profondo, all’andare oltre la propria comfort zone.
Questa è la prima frase del libro di Federico Faggin (fisico, inventore del microprocessore e del touch screen), Silicio: “Sono nato a una nuova vita ogni volta che una sovrastruttura mentale fatta di pregiudizi, di insegnamenti obsoleti e di credenze accettate acriticamente si è spezzata e io ne sono uscito come liberato da una prigione. Sono nato a una nuova vita ogni volta che, osservando il mondo da insospettati punti di vista, la mia mente si è allargata a nuove comprensioni.”
E questo è quello di cui si è parlato nell’incontro a cui sono stata ieri, che appunto era una cosa di lavoro ma si è rivelata una cosa importante per me al di là e oltre il lavoro. Perché anch’io ho abbracciato da tempo questo punto di vista, il cercare di oltrepassare i pregiudizi, di lavorare su se stessi, sulla propria consapevolezza. L’ho fatto per motivi e bisogni e slanci personali. Il ritrovarlo in uno scienziato e il vederlo studiato scientificamente era già interessante.
Ma ancora più interessante era sentire quello stesso scienziato dire che i computer sono solo delle macchine, che non hanno coscienza e consapevolezza e quindi non sono un sostituto degli esseri umani ma uno strumento al nostro servizio. Che scritto così come lo scrivo sembra una banalità, ma non lo è affatto, soprattutto di questi tempi, in cui sembra che l’intelligenza artificiale possa diventare un sostituto dell’intelligenza umana.
Ovviamente, per saperne di più vi rimando al libro. Io mi limito a dirvi che mi ha fatto pensare, e in un modo diverso, e non credo ci sia niente di più bello!
Buona giornata
Anna da Re
Grazie del consiglio! Non è sprecato
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