#pandemia fase 2. Smart work, righe, tennis, weekend

Come in ogni diario che si rispetti, ci sono i giorni senza tema, quelli fatti di tanti fatti e tanti pensieri e tante cose una sull’altra in apparente disordine. Si vive vivendo, e quindi non si può comandare alla cose quando devono succedere.

Così ci sono quei giorni che il lavoro è fatto di tante chiamate e riunioni e piccole e grandi cose da fare, giorni in cui guardi l’orologio oppure guardi fuori dalla finestra al sole che sta scendendo e pensi oddio tra poco è sera e non ho scritto neanche un post. Ma che cosa scriveresti, o che cosa scriverai, in questo post?

Che sei contenta che sia venerdì, perché ti aspettano due giorni per te ed è sempre forte il desiderio di tempo per quel che ti piace e ti importa. Che sei contenta che hai due allenamenti di tennis, che ti lasceranno la schiena dolorante e un po’ massacrata, ma saranno divertenti e saranno ore nelle quali non penserai ad altro che alla pallina (e forse un po’ alla schiena). Che per quanto se ne dica a te di fare smart working per 4 giorni e andare in ufficio 1 giorno alla settimana va più che bene. Ora che le giornate si sono allungate e il tempo anche se variabile non è cupo come è stato a gennaio, poter lavorare vicino a una finestra da cui vedi gli alberi, poter ascoltare la musica o il silenzio, poterti fare un caffè come piace a te e poi il tè al pomeriggio, no, no, non è affatto male.

E poi questa luce e questo sentirsi ormai fuori dalla cupezza dell’inverno più tetro mi fa venire voglia di tirar fuori le gonne, le magliette a righe, di tornare a pensare stamattina cosa mi metto di bello invece di mi reinfilo quei pantaloni che sono caldi e oltre al pullover mi metto sotto anche un gilet che ho freddo solo al pensiero di uscire dal letto. Ed è buffo perchè probabilmente le temperature non sono salite molto rispetto a una o due settimane fa. Ma la mia personale sensazione è che si possa finalmente uscire dalla tana!

Quindi buon weekend a tutti!

Anna da Re