La felicità arriva come uno slancio, come un canto dell’anima, e spesso arriva all’improvviso, senza una ragione che la nostra ragione sia in grado di riconoscere.
E spesso proprio perché arriva senza una ragione la ammazziamo subito, ci diciamo ma dai non è possibile, non è successo nulla perché mai proprio in questo momento mi sento felice? Che magari è solo un attimo, ma intanto quell’attimo, se ce lo teniamo senza domande, se lo riconosciamo e lo ricordiamo, alla fine poi somma attimo dopo attimo, il totale può diventare enorme.
Mi è venuto in mente il titolo di un libro, Momenti di trascurabile felicità. Non l’ho letto, il libro, e quindi quello che penso è basato solo sul titolo. E cioè non ci sono momenti di felicità trascurabile. Nessun momento della nostra vita è trascurabile. Che poi lo trascuriamo, che trascuriamo tanti momenti e interi pezzi di vita, questa è un’altra storia. Di certo passare i fifty e anche i sixty e diventare adulti e magari pure saggi fa sì che di pezzi di vita se ne trascurino molti meno, e che si prenda ogni attimo come prezioso, irripetibile.
Ecco, a me succede che arrivino degli attimi di felicità nei momenti più disparati, in macchina, in bici, mentre cucino, mentre lavoro a maglia, mentre lavoro. Non sempre so perché e da dove mi sono arrivati. Spesso non lo so, altro che non sempre. Ma non mi importa. Ci sono, e sono bellissimi.
Buona giornata!
(e un pensiero speciale a Federica che aspetta la sera per leggere i miei post…)
Anna da Re
Grazie Anna del pensiero speciale. Avevo commentato l’articolo l’altro ieri, ma per qualche ragione il commento non è stato pubblicato.
Buon fine settimana. A presto. Federica
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Avevo visto il tuo commento, grazie! Strano che non sia pubblico… controllerò
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