Difficile spiegarvi quando mi sta piacendo leggere Purity di Jonathan Franzen. Cerco di farlo in questo post. Leggetelo. Ma soprattutto leggete il libro
Ancora poca luce e un orribile #selfieinthekitchen.
Sto cercando di farvi vedere la copertina di Purity di Jonathan Franzen sul mio iPad.
Senza successo…
Ma fidatevi: c’è un Kindle nel mio iPad e c’e Purity nel mio Kindle.
Avevo cercato di comprare il libro vero, quando era uscito il 1 settembre in America. Ma sono partita da LA il 31, e non l’ho trovato neppure in aeroporto. Questione di poche ore, ma fatali!
Allora ho comprato l’ebook, e ho cominciato a leggerlo penso verso ottobre. Avrò letto si e no un centinaio di pagine che sono stata travolta da una marea di libri da leggere per lavoro. E non sono mai riuscita ad interrompere il flusso dei libri da leggere per lavoro.
Poi ho letto Quando il respiro si fa aria di Paul Kalanithi (che in italiano uscirà ai primi di maggio). Dopo un libro così bello avevo bisogno di qualcosa di altrettanto bello. E allora ho ripreso Purity dove lo avevo lasciato, e lo sto leggendo. Attendo con ansia i momenti in treno e prima di dormire.
Ora vi devo dire qualcosa sul mio rapporto con Jonathan Franzen.
Avevo letto Le correzioni appena uscito. Se ne parlava tantissimo in America. L’ho adorato. Ho adorato l’idea delle correzioni che cerchiamo di portare al nostro passato. Ho adorato i personaggi insopportabili. Ho adorato l’episodio della rutabaga. Ho amato tutto di quel romanzo.
Ho atteso Libertà con grande ansia ma non mi è piaciuto un granché. Non voglio dire che il libro non valga la pena di essere letto. Semplicemente tra me e quel libro non c’è stato feeling.
E ora c’è Purity. E lo sto adorando. Vi dirò qualcosa di più quando l’avrò finito. Ma capisco già perché ritengo Jonathan Franzen un grande. E’ uno che segue una sua strada, e tu lo segui, se vuoi. Ma non fa niente per sedurti o convincerti o piacerti.
E i suoi personaggi sono così veri che potrebbero essere con te nella stanza dove stai leggendo.
E sembra sapere molto di amore. Anche se usa la parola amore (anche perché non ce l’abbiamo, un sinonimo di amore) parla delle relazioni con una magnifica cognizione di causa, lasciando fuori il romanticismo, i luoghi comuni, quello che tutti dicono.
Dovreste leggero. Davvero. Sul serio sul serio.
E ora vestiti! Qui continua ad essere inverno, per cui ho uno spesso maglione fatto a mano e degli spessi pantaloni grigi (Whipcord) e i Blunstone. E attraverso la porta finestra potete vedere che devo ancora organizzare il mio piccolo patio e le piante…
Buona giornata!
Anna da Re
Rispondi