Cosa fare: partire dal piccolo

Stamattina sono stata a Villasanta, attraversando il parco, fino alla Libreria Pagina 59, (www.pagina59.it), una piccola realtà indipendente che mi aveva consigliato un amico.

Stamattina c’era la presentazione del libro Batulé di Erika Rigamonti (https://www.erikarigamonti.it/batule/) che racconta l’esperienza in Benin dell’autrice, la fondazione di una onlus che aiuta le donne a studiare, diventare autonome, scegliere se fare figli e come crescerli. Che cerca di cambiare la condizione femminile in un paese povero e poco conosciuto. Una cosa piccola, ci ha tenuto a ribadire Erika. Perché le grandi riforme le può fare solo lo stato.

Mi ha ricordato quello che diciamo noi di Legambiente, quando puliamo, manteniamo l’oasi, raccontiamo perché l’ambiente siamo noi e non è che si può scegliere tra noi e la natura; o ci stiamo tutti e due, o siamo noi quelli che si estinguono. Facciamo cose piccole, le grandi riforme le può fare solo lo stato.

Immagino che questo delle grandi riforme sia il refrain di tutte le associazioni e realtà varie, che anche se fanno un profitto non lavorano solo per il profitto. Che si preoccupano di quello che resta e non solo di quel che viene in tasca. Che si accorgono che ci sono diversi modi, di pensare e di fare, e con impegno e fatica si può convivere con le differenze e persino apprezzarle, e imparare da queste differenze.

Non so se arriveranno mai, le grandi riforme. E le cose fatte a partire dal piccolo forse non riusciranno a cambiare il mondo. Ma di certo lo rendono un posto migliore.

Buona domenica

Anna da Re

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